Museo Poldi Pezzoli
Nuova illuminazione
2019

Progetto d’illuminazione:  Ferrara Palladino Lightscape con Marco Miglioli.   

Committente:  Fondazione artistica Museo Poldi Pezzoli.      Progetto di architettura e ristrutturazione:  Luca Rolla e Alberto Bertini.  Arnaldo Pomodoro.       Supervisione artistica del museo:   Annalisa Zanni, Andrea di Lorenzo, Federica Manoli.       Fotografie:   Max Pintus, Andrea Ceriani e Andrea Martiradonna. 

MILANO | ITALIA

Un laboratorio di studi e ricerche per individuare sistemi e materiali sempre più innovativi, tecnologi e funzionali all’illuminazione delle opere d’arte.  

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Il “Salone dorato” con i nuovi lampadari

Entrando negli ambienti del Museo Poldi Pezzoli, il visitatore si sente accompagnato alla scoperta dei capolavori (dipinti di Piero della Francesca, Bellini, Mantegna oppure vetri, tessuti, reperti archeologici e arredi di vario genere) di questa casa museo. La sfida del progetto è stata quella di mantenere lo spirito di accoglienza della casa e allo stesso tempo di permettere la lettura di tutti i particolari dei grandi capolavori esposti.

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      “Sala degli orologi”

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“Sala Franzini”

L’illuminazione della maggior parte delle sale al piano nobile del museo ruota attorno alla realizzazione di nuovi lampadari e vuole essere un richiamo al carattere domestico dell’edificio che da residenza privata ottocentesca fu convertito in museo. 
Per salvaguardare quest’atmosfera domestica e collegare le sale, diverse per dimensioni e oggetti esposti, l’illuminazione è piuttosto uniforme e non mette in particolare rilievo le singole opere.

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La “Galleria dei Ritratti” con le grandi aperture sul giardino interno

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“Salone del Settecento”

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Dettaglio delle teste dei nuovi lampadari

I bracci telescopici del lampadario sono stati fabbricati in fibra di carbonio, così da rendere la struttura leggera e permettere di raggiungere punti anche lontani delle stanza per illuminare in modo più adeguato dipinti o sculture da più prospettive.

La sorgente luminosa proveniente da ogni braccio del lampadario è stata progettata affinché la sua componente cromatica possa essere modificata singolarmente, per impedire che il colore delle pareti influisca sulla percezione dei colori dello opere.

Parte fondamentale del progetto d’illuminazione è stata inoltre l’analisi e l’utilizzo della luce naturale all’interno delle sale.

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      “Salone dell’affresco”: una delle sale a piano terra durante la mostra “Le Dame del Pollaiolo”
      (Illuminazione: Ferrara Palladino Lightscape con Marco Miglioli. Allestimento: Luca Rolla e Alberto Bertini)

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“Salone dell’affresco” durante una mostra temporanea

A piano terra, dove si tengono le mostre temporanee, un sistema di barre telescopiche sorre gli apparecchi d’illuminazione, appositamente progettati per il museo, permettendo d’ indirizzare la luce in qualsiasi punto dello spazio in base alle esigenze espositive.

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